lunedì 22 ottobre 2007

Sapore di tabasco. O tartufo?


Caro Mario,
Un altro giorno è passato in questa ridente cittadina, e ancora non mi sembra vero che adesso vivo qui.
Per un sacco di motivi. Per la lontananza da casa, per la vicinanza a persone proibite, per la nebbia a il freddo che fa di già.
Per fortuna l’ambiente è sereno, belle persone, sembra. Ho imparato a non dare giudizi affrettati anche se positivi.. l’ho imparato proprio in questi 20 mesi di girovagare per l’Italia. Però ti dirò, è la prima volta che a lavoro riesco a parlare di musica con qualcuno. L’ho fatto già per due volte. Che soddisfazione. Tu Pensa che oggi un collega mi ha portato un CD di alcune canzoni che aveva sul PC, così.. gli andava. Che bello tutto ciò.
Vorrei raccontarti un sacco di cose ma non so da dove cominciare.
Potrei dirti che ho ancora in bocca il gusto del tartufo, o tabasco?? Non so cosa fosse, so solo che se non sapessi da dove viene sarebbe stomachevole.. invece mi piace, arriva a tutti i miei sensi e mi fa rabbrividire. Si si, proprio quel formicolio lungo la schiena che dura un attimo ma è un attimo a cui pensi tutto il giorno, e la notte pure.
Non c’è stato verso di rinunciarvi Mario.
Io credevo davvero che mi fosse scemato tutto alla grande, che non mi facesse più tutto quell’effetto. E continuo a pensarlo, sia chiaro. Anche l’altra notte, quando ho detto “si arrivo”, quando in 5 minuti ero già docciata, e vestita e in macchina a percorrere i miei buoni 50 Km, beh dicevo anche l’altra notte ero solo contenta di vederlo, non certo di.. si insomma ero convinta avrei resistito (altrimenti li avrei portati con me, no?). Resistere a cosa poi? All’odore dell’alcol? Al suo modo così sfacciato di trattarmi come se ci frequentassimo da una vita? E quando mai.
Che stupida, mi dirai, e dillo pure. Continuo a credere che tutto sia scemato, o cambiato, perché lo sento in lui. Perché così dev’essere. So che è così. E vorrei che questa sensazione si concretizzasse anche nei comportamenti.
E invece è bastato un attimo. Un attimo per ritrovarmi mezza nuda su di lui a convincermi che mi sarei fermata. Ma che vuoi.. io non so resistere alle sue labbra, alle sue mani, a tenere la sua testa tra le mie. Anche se si tratta, alla nostra veneranda età, di essere in una macchina parcheggiata in una strada qualsiasi.
Ti racconterò altro Mario, adesso ti lascio e mi lascio al mio
senso della frase.

La tua PaZZa